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Intervista di Contesteco a Patrizia Genovesi

La sostenibilità non è soltanto una questione legata ai mutamenti climatici sempre più preoccupanti, ma abbraccia anche temi sociali come l’inclusione, la pace, l'istruzione di qualità, il consumo responsabile, la parità di genere e altro ancora. L'integrazione tra sostenibilità ambientale e sociale è quindi sempre più evidente, e ciò si riflette anche nel nuovo concept di Contesteco, il contest d’arte e design sostenibile + eco del web di Fai la differenza, c’è… Il Festival della Sostenibilità che è: “… e se dopo il covid-19 e le guerre in corso, arrivassero gli Alieni?" che vuole provare a far immaginare cosa accadrebbe se oggi una civiltà aliena venisse in contatto con gli umani.

Cosa vedrebbe dinanzi a sé una volta scesa sul nostro pianeta? Cosa penserebbero questi alieni di noi umani che abbiamo la fortuna di abitare un pianeta incredibilmente bello e ricco di risorse, quanto però purtroppo dilaniato dai conflitti, dalle disuguaglianze e dall’inquinamento? 
E’ proprio a questo concept che gli Artisti professionisti e gli Appassionati d’arte si possono ispirare per partecipare alla nuova edizione 2024 del contest, attraverso la propria vocazione artistica e la creazione di opere d’arte, illustrazioni, fotografie, narrazione, video altro ancora. Per questo, dopo aver intervistato gli Artisti di riciclo creativo Laura Buffa e Norberto Cenci, vogliamo farvi conoscere meglio Patrizia Genovesi - Fotografa professionista, direttore della fotografia cinematografica, regista divulgatrice e video artist -  che partecipa alla mostra di Contesteco Experience.

Partendo da un solido background scientifico, Patrizia Genovesi ha arricchito la propria sensibilità artistica attraverso uno studio continuo e approfondito. Tra i suoi maestri spiccano nomi come Leonard Freed, Richard Kalvar, Moises Saman e Attar Abbas, noti fotografi dell'agenzia internazionale Magnum Photos. Ha inoltre dedicato tempo allo studio della storia dell'arte e della musica, collaborando come sceneggiatrice cinematografica con registi del calibro di Mario Monicelli e Domenico Starnone e ha approfondito la regia teatrale sotto la guida del rinomato maestro argentino Renzo Casali. I suoi progetti video e fotografici hanno ottenuto riconoscimenti in prestigiose esposizioni sia in Italia che all'estero, e le sue opere sono state pubblicate su importanti riviste nazionali e internazionali. Attualmente il suo percorso professionale si evolve attraverso progetti e sperimentazioni incentrati sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale come strumento di supporto per professionisti creativi, nonché per individui con disabilità linguistiche e disturbi neuro-cognitivi. Questo dimostra il suo impegno nel combinare la sua formazione tecnico-scientifica con un approccio innovativo nell'ambito delle arti visive e della tecnologia. L’ha intervistata per voi Simona Zilli.

Patrizia, ci puoi parlare dell’idea che ti ha spinto a creare l’opera in esposizione a Contesteco Experience dal titolo “Roma vista dagli alieni?”

L’opera cerca di indagare chi siano gli alieni, quindi chi siano i diversi, e chi sia che stabilisce le regole della normalità. Anche la parola stessa “norma”, richiama lo strumento per la misurazione degli angoli retti e anche ad uno strumento di conoscenza. L’opera cerca quindi di far capire se gli alieni siano veramente quelli provenienti da un altro pianeta, o se gli alieni siano tutti quelli che non rientrano nelle cosiddette normalità che sono stabilite dalla maggioranza. 

Ci ha colpito la presenza nel video di una persona non vedente, che tu hai rappresentato in un modo particolare. Ci puoi raccontare di più?

La prima riflessione nasce proprio dalla frase che noi utilizziamo che è “punto di vista” che implica il fatto che ci sia un vedente che racconta, mentre una persona che non vede ha un punto di ascolto, un pensiero e delle sensazioni. Questo non vedente entra alla fine del video quando noi abbiamo assunto tutti i possibili punti di vista, più o meno trasformati come persone normo vedenti e persone cosiddette “normali”. Ci rendiamo conto improvvisamente che il protagonista di tutto il video è una persona che non vede, e che quindi lavora con fenomeni percettivi e con modalità di approccio alla realtà che non c’entrano niente con le nostre, ma che comunque non è un alieno. 

Se sei un Artista professionista o un Appassionato d’arte, partecipa anche tu alla nuova edizione di Contesteco, il contest d’arte e design sostenibile + eco del web! Iscriviti subito scegliendo la categoria del contest che più ti ispira di più tra: 

  • Raccorti e Racconti;
  • Scatti e Illustrazioni;
  • Ecocreazioni d'arte. 

Puoi consultare il regolamento dell’edizione 2024 di Contesteco, e scoprire qui come iscriverti al contest! Seguici anche sulla nostre pagine Facebook e Instagram per gli appuntamenti di Contesteco Experience, e per rimanere sempre aggiornati sulla nuova edizione di Contesteco, il contest d’arte e design sostenibile + eco del web!

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