De Santis Giampiero - Titolo dell'opera: Solidi legami

De Santis Giampiero - Titolo dell'opera: Solidi legami

‘Solidi legami’ è la quarta rappresentazione della serie ‘NonSenso’: una ‘micro ricerca artistica’ nata per caso al fine di far emergere i pensieri che nascono anche solo osservando i materiali a disposizione e si concretizzano attraverso la scultura o altre tecniche miste.

‘Solidi legami’ rappresenterebbe un legame a prima vista indissolubile marcato proprio dalla presenza dalla pietra e del ferro.
Quest’ultimo si interseca sulla pietra e nella pietra e la trafigge in un movimento, in un viaggio ‘attraverso’ del tutto causale. Un passaggio, un’intrusione, delle emozioni, dei sentimenti...un abbraccio, un legame. Ma qualcosa è senza senso. La pietra rimane sospesa appunto ‘appesa ad un filo’ come a mostrare un legame precario, debole.
Ecco il NonSenso: ‘la solidità nella precarietà’ o il contrario ‘la precarietà nella solidita’: due materiali ‘forti’, pietra e ferro ma che evidenziano delle debolezze. Il “legame” inteso in tal senso è un elemento di fuga (spazio di fuga) dal limite della guerra. In sostanza anche se gli elementi base sono magari valide motivazioni-solidi, una via di fuga/uscita deve pur trovarsi! Il filo/bambini trafigge/sorpassa il limite. DATI La pietra è stata bucata e il ferro spinato è stato ‘modellato’ sulla pietra. La scultura è costituita da una pietra di fiume (dei nostri fiumi portata dalla pioggia chissà da quale parte) e dal ferro spinato recuperato in una campagna. DATA REALIZZAZIONE: ottobre 2021.

Dimensioni

La scultura poggia su un piedistallo di marmo recuperato e riadattato (misura lastra marmo 10 x 10 x 3 cm). Altezza: 15 cm Larghezza: 15 cm Peso: 1,949 Kg

Breve curriculum

Nasce a Catanzaro dove vive e lavora.
Nel 2018 l’idea del progetto ”BURATTINI PAZZI”, umanoidi, piccoli robot nati dal riciclo di vecchie scatole di latta e altri materiali, quali viti e bulloni, recuperati per l’assemblaggio.
Il secondo progetto”NONSENSO”, sono opere con tecniche miste su lamiera, tela o piccole sculture realizzate con carta, pietra o ferro.

LA “SCARTOLAMATTA”, UN TRASFERIMENTO DI CONOSCENZA CHE SI TRADUCE IN UNA PICCOLA SCATOLA DI CARTONE (PENSATA GRAFICAMENTE DALL’AUTORE) AL CUI INTERNO L’UTENTE DESTINATARIO TROVERA’ TUTTO IL NECESSARIO PER ASSEMBLARE IL SUO “PRIMO BURATTINO” CON MATERIALE DI RICICLO.
DA ULTIMO E’ NATO IL PROGETTO DELLA SERIE PIGMENTI PLASTICI: LA PLASTICA RECUPERATA DIVENTA PIGMENTO, DIVENTA COLORE SOSTITUENDO DI FATTO LE TINTE CHE, IN ALTERNATIVA, DOVREBBERO UTILIZZARSI. LA PLASTICA FRAMMENTATA IN PICCOLE PARTI È RICOMPOSTA, QUASI MESCOLANDOSI, IN UNA TINTA UNITA DI COLORE. LA BASE DOVE SI IMPRIME IL “COLORE DI PLASTICA” E CHE CONTIENE IL LAVORO FINALE: PANNELLI DI FOGLI DI CARTONE ONDULATO O CARTONI RECUPERATI.

DAL 2018 AD OGGI HA REALIZZATO LE SEGUENTI ESPOSIZIONI/MOSTRE:

  • “LA PAZZIA E’ GENIALITA’: IO E I MIEI BURATTINI PAZZI.” Mostra personale. In collaborazione con il Comune di Marcellinara – Progetto di comunicazione ambientale “RAEE Andata e ritorno” - Sala Cultura “Giovanni Paolo II” Marcellinara (Catanzaro) – periodo: 5.08.2021/20.08.2021.
  • “L’ESSENZIALE DEL SUPERFLUO. I MIEI BURATTINI PAZZI. Mostra personale. Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.
  • “TRANSFORMATIO” all’interno del percorso: ROOMANTICA. L’ARTE DEL RECUPERO MATERIALE E IMMATERIALE. Con il patrocino dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, l’Università Magna Græcia di Catanzaro, SAF (Scuola di Alta Formazione) dell’UMG di Catanzaro e la Casa del Cinema di Catanzaro. Aule didattiche, Complesso Monumentale del San Giovanni – Catanzaro
  • Esposizione temporanea presso la “Sala lucernaio” Catanzaro.
  • Itinerante: ogni cento metri il mondo cambia mostra itinerante e temporanea in diversi locali commerciali della città di Catanzaro –

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