L'arte di Anne Marie Price per sensibilizzare le persone al rispetto della natura

L'arte del mosaico di Anne Marie Price

Arte e sostenibilità vanno sempre più di pari passo, e gli artisti che si impegnano con la propria vocazione a sostenere e difende l’ambiente, ci sorprendono con idee davvero originali. E’ il caso di un’artista autodidatta americana che ha trovato un suo particolare modo di realizzare arte, anche con l’obiettivo di sensibilizzare l’osservatore verso le sempre più preoccupanti questioni ambientali. Il suo nome è Anne Marie Price.
Particolarmente ispirata dall’arte del mosaico, Anne Marie ha iniziato il suo percorso di artista del mosaico nel seminterrato di casa. Nel 2011, dopo essersi trasferita in California con la sua famiglia, ha deciso che di questa sua passione ne avrebbe fatto anche un lavoro, dedicandosi ad essa a tempo pieno. Sicuramente una buona intuizione, poiché ha iniziato a organizzare e a partecipare a diversi progetti ricevendo una serie di incoraggianti riconoscimenti nell’ambito dell’arte del mosaico. Nel 2014 ha conseguito una borsa di studio dalla Society of American Mosaic Artist.

Contesteco 2022! Proroga dei termini! Ora hai tempo fino al 12 giugno per iscriverti e inviare la tua opera

Proroga iscrizioni contesteco 2022

Contesteco, il contest d’arte e design sostenibile + eco del web di Fai la differenza c’è… il Festival della Sostenibilità, torna con una nuova edizione anche quest’anno. Se non hai avuto ancora tempo per iscriverti e inviare la Tua opera, abbiamo una buona notizia da darti: hai tempo fino al 12 giugno 2022!
A grande richiesta, abbiamo voluto prorogare i termini d’iscrizione e invio dell’opera, per consentire a tutti di avere più tempo per ispirazione e realizzazione. Contesteco è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che amano l’arte e hanno anche a cuore l’ambiente, il contest per eccellenza con il quale contribuire - attraverso la propria vocazione artistica - a sensibilizzare il pubblico ai temi del riciclo, del recupero e del riuso, e a far comprendere meglio i concetti di sviluppo sostenibile.

Cortometraggi, un'appassionante opportunità per raccontare e difendere l'ambiente

I cortometraggi e contesteco

Il cinema, in quanto arte, ha bisogno di raccontare al pubblico le tante questioni che riguardano l’essere umano. La principale virtù della settima arte è certamente quella di avere una grande popolarità, ma ha inoltre il “potere” di trasmettere e diffondere importanti messaggi. Il mondo del cinema, oltre ai film e ai documentari, comprende anche i cortometraggi che sono un perfetto strumento per divulgare le tematiche ambientali.
Viviamo in un’epoca in cui la crisi ecologica è entrata a far parte dell’agenda politica mondiale, e nella quale ogni forma di comunicazione espressa dall’uomo è di grande importanza al fine di contribuire a sensibilizzare il pubblico ai temi della sostenibilità ambientale, del riciclo, del recupero e del riuso, e a far comprendere meglio i concetti di sviluppo sostenibile.

L'illuminazione sostenibile dell'artista Geo Florenti

L'artista della luce Geo Florenti

Tra arte e tecnologia c’è sicuramente un rapporto molto stretto. Sono due forme di espressione dell’essere umano che, per sua natura, esplora non solo se stesso ma anche il futuro. L’innovazione tecnologica coinvolge ormai ogni aspetto della nostra vita quotidiana, alle volte in modo positivo, altre meno.
Anche se in maniera differente, sia all’arte che alla tecnologia si chiede di essere sempre di più dalla parte della sostenibilità. L’arte è una forma di comunicazione che non ha eguali, capace non solo di emozionare profondamente l’osservatore, ma anche di trasmettergli importanti messaggi. La tecnologia è invece un’espressione dell’evoluzione dell’uomo che sembra non avere limiti di applicazione, che come scopo ha quello di rendere più efficienti le nostre attività quotidiane sia personali che professionali. Unendo insieme arte, tecnologia e sostenibilità, non si può non menzionare l’artista Geo Florenti.

Contesteco 2022 iscriviti anche tu, hai tempo fino al 31 maggio!

Puoi iscriverti a Contesteco fino al 31 maggio 2022

L’arte è un linguaggio universale capace di infondere non solo profonde emozioni, ma di trasmettere importanti messaggi agli osservatori. Attraverso le differenti vocazioni artistiche espresse dall’uomo, si può contribuire anche a sostenere e difendere ciò che abbiamo di più prezioso: il nostro pianeta.

Contesteco, il contest d’arte e design sostenibile + eco del web di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità, vuole rappresentare proprio questa opportunità per gli artisti e gli appassionati d’arte che, oltre al piacere di condividere e mostrare la propria creatività artistica, desiderano contribuire con essa a sensibilizzare il pubblico ai temi del riciclo, del recupero e del riuso, e a far comprendere meglio i concetti di sviluppo sostenibile. Contesteco come è noto, per ogni sua edizione propone un differente concept al quale gli artisti e gli appassionati d’arte possono ispirarsi per partecipare. Il 2022 è un anno speciale per la cultura italiana, perché ricorre il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.

Pier Paolo Pasolini e il dialetto come espressione di identità

La poesia dialettale di Pasolini

Se andiamo ad analizzare la formazione di Pier Paolo Pasolini, possiamo vedere come questa sia umanistica e letteraria. Le sue molteplici attività di poeta, scrittore, sceneggiatore, regista e giornalista, lo hanno portato ad essere considerato uno dei maggiori intellettuali del XX secolo. Da una parte il suo background formativo, dall’altra la sua indole di uomo controcorrente, hanno sviluppato in lui un senso di rispetto per il codice linguistico del dialetto, quale espressione di originalità e di diversità che andavano esattamente nel senso opposto a quello dettato dall’omologazione e dall’accentramento di ogni ceto sociale. A questo appiattimento verso una lingua italiana contemporanea e appunto omologatrice, contribuivano anche, secondo Pier Paolo Pasolini, la televisione, i giornali ma anche le infrastrutture come le scuole.

Il contadino che parla il suo dialetto è padrone di tutta la sua realtà

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